«La vergogna arriva. Non so ancora come. L’inventività di Dio in questo campo non ha eguali. Dio scrive meglio di me, per questo mi dedico con così tanta gelosia al racconto autobiografico. Perché quello che lui mi rovescia addosso non riuscirei mai a inventarlo.»
Attenzione: questo è un libro dissacrante che fa ridere di gusto e non risparmia nessuno dalle critiche.
A tutti noi che usufruiamo dei vari social è comparsa, almeno una volta nella vita, la scritta “potresti conoscere….”. Magari compare perché abbiamo degli amici o degli interessi in comune. Non possiamo saperlo. Nella mia esperienza con Facebook è capitato di conoscere persone che non avevo mai visto nella vita reale, ma che poi ne hanno fatto parte. Voglio partire propria dalla mia esperienza per parlarvi di “Persone che potresti conoscere” di Joann Sfar, edito Edizioni Clichy.
Il romanzo si apre con Sfar al commissariato intento a denunciare Lilli. Noi non sappiamo ancora che cosa sia successo e siamo curiosi di scoprire i motivi che hanno portato l’autore a denunciare questa persona. Questo è il punto di partenza dell’indagine che, suo malgrado, Sfar porta avanti per capire com’è arrivato a dovere denunciare una persona che non ha mai visto, ma che ha conosciuto solo virtualmente.
«Non voglio mentire per un motivo esoterico, per la funzione che attribuisco a questo romanzo. Mi sembra che nel mondo sussista una verità da svelare. So che molti percorsi possono portare a quello svelamento della cifra nascosta del mondo.»
Lilli è comparsa da un giorno all’altro nella vita di Joann. È stata suggerita dall’algoritmo di Facebook nella sezione delle persone che potrebbe conoscere. Joann è distrutto da una relazione precedente con una donna sposata che gli ha sempre promesso che avrebbe lasciato il marito per mettersi con lui, però, nulla di tutto ciò è avvenuto. Joann è ancora preso da questa donna e decide, dopo vari tentennamenti, di mandare l’amicizia a Lilli. Nella vita di Joann arriva anche un altro personaggio a turbare la sua tranquillità. Si tratta di Marvin, un cane iperattivo, che, nel periodo di convivenza nella casa di Sfar, tenterà più volte di assassinare i suoi gatti. Lilli e Marvin sono strettamente collegati perché sono due personaggi che fanno cambiare qualcosa nella mente e nella vita di Joann. Sono entrambi durati sei mesi, uno perché era iperattivo e attentava alla tranquillità domestica di Sfar, l’altra perché turbava i suoi sentimenti.
Nel corso di sei mesi, Lilli e Joann iniziano a chattare, fare lunghe telefonate e videochiamate su Skype ma Joann non vede mai Lilli. È sempre lei che lo osserva, ma non si fa osservare. Joann, in uno stato di ottundimento, le rivela informazioni sensibili sulla propria vita e i figli. Litigano più volte, si amano e continuano a non vedersi dal vivo.
Joann Sfar, con questo “romanzo”, indaga la propria vita e mette alla berlina la nostra società. Ho usato le virgolette per il termine romanzo perché in questo libro non si percepisce il confine tra realtà e finzione. Fino a dove Sfar racconti la sua storia, non lo sappiamo. L’autore instaura un gioco con noi che lo seguiamo nei suoi viaggi alla ricerca del cane perfetto per i figli, nelle sue insoddisfacenti avventure erotiche e, soprattutto, nella sua relazione virtuale con Lilli.
«Mi chiedo a volte se tutta questa storia non sia alla fine un enorme inganno! Ci sono troppi elementi che risuonano con la mia storia personale, sembra fatto apposta.»
Quando lo stavo leggendo, non mi sarei mai aspettato di ridere tanto. Sfar ha uno stile diretto e caustico, parte dalla sua esperienza personale per analizzare un aspetto della società in cui tutti noi viviamo, come i social network o i servizi di Uber. Premetto che ho letto questo libro in un periodo in cui ero in chiuso in casa per via dell’influenza e Joann Sfar è stato un buon compagno di degenza. L’unica parola che mi viene in mente per definire il suo stile è pirotecnico perché ci sono momenti esilaranti alternati a ricordi famigliari che mi hanno fatto scendere qualche lacrima.
Joann Sfar non è solo romanziere, ma anche fumettista, regista, sceneggiatore. È impegnato a tutto tondo nell’ambito dell’arte. Avendolo amato come narratore, non vedo l’ora di leggere o vedere qualche sua altra opera per scoprire un’altra faccia di uno degli autori che più mi hanno sorpreso finora in questo 2019.
«Non se ne esce. È inutile lamentarsi del fatto che passiamo troppo tempo davanti a uno schermo. Non si torna indietro. Non è possibile darsi una disciplina, brilla troppo, è troppo divertente. Dobbiamo modificare il cervello di conseguenza, trovare delle strategie per domare la lucina. Mi riempirò di luci catodiche e cristalli liquidi tutte le orbite percettive, ma ci infilerò dentro libri, parole legate al corpo, roba non-Twitter, frasi da masticare.»
Apprezzo molto gli scrittori che riescono, partendo da un espediente banale, a costruire un romanzo che parla non solo di loro, ma che riesce a mettere a fuoco tutte le contraddizioni sia del nostro mondo digitale sia di quello reale.
A presto,
J.
Titolo: Persone che potresti conoscere
Autore: Joann Sfar
Casa editrice: Edizioni Clichy
Numero pagine: 269
Prezzo: 17€