L’ultima mia lettura edita Fazi è “Elmet” di Fiona Mozley. Il romanzo è ambientato, per l’appunto, a Elmet, l’ultimo dei regni celtici di Inghilterra, e vede come protagonista una famiglia monogenitoriale, costituita da un padre che si prende cura dei propri due figli: Daniel e Cathy.
Elmet è un luogo incontaminato, ancora completamente soggetto alla natura e non corrotto dalla tecnologia e dalle comodità cui noi siamo così abituati. La casa nella quale vivono i tre è stata costruita direttamente dal padre, ove si sono trasferiti un’estate in seguito ad un particolare evento che ha colpito la famiglia. L’unico indizio di civiltà contemporanea consiste in una linea ferroviaria non troppo distante dall’abitazione, che ci ricorda che non siamo lontani dalla nostra realtà, non in un tempo e luogo indefiniti, che è un po’ l’impressione che l’autrice sembra volerci trasmettere.
Man mano che la storia si districa sorgono molte domande: perché la madre non è presente? Cosa li ha spinti ad andare a vivere in un posto del genere? Personalmente, sono arriva a chiedermi se io stessa sarei stata in grado di prendere una decisione simile, abbandonando tutto ciò che do così tanto per scontato.
Alle domande inerenti la storia, riceveremo man mano delle risposte grazie a Daniel, il narratore interno, attraverso i cui occhi vivremo le vicende del piccolo nucleo familiare. In particolare, è affrontato il rapporto con il padre, un uomo molto forte fisicamente (difatti egli lotta clandestinamente per soldi, ed è anche molto stimato e conosciuto grazie alla sua forza) e un po’ burbero, di cui riporto qui di seguito una descrizione a parer mio molto rappresentativa:
“Nonostante la sua brutalità, a Papà piacevano gli altri esseri umani. Provava per loro l’affetto che un cacciatore sente per la preda: profondo e sincero, ma pervaso da un atteggiamento freddo. Aveva pochi amici e li vedeva di rado, ma quelli di cui percepiva il valore li considerava come rari cimeli. Si prendeva cura di loro”.
All’apparenza, quindi, sembra essere una persona distaccata, ma vi accorgerete, nel caso in cui leggerete il libro, che in esso sono presenti dei valori e una morale che cercherà di trasmettere ai suoi due figli sin dalla loro infanzia.
In secondo luogo è fondamentale anche la figura della sorella Cathy, che dal padre ha ereditato il carattere. E ciò è evidente nel suo essere solitaria, nell’allontanarsi spesso da chi le sta intorno per prendersi dei momenti unicamente per se stessa. Nell’essere una ragazza ribelle e nel non chiedere mai aiuto; piuttosto, ella tenterà di risolversi delle difficoltà in cui incorrerà da sola, con dei risvolti che lascio a voi scoprire. E ciò che risalterà agli occhi sin da subito sarà il ribaltamento dell’acquisizione delle caratteristiche di genere da parte dei due figli, per molti versi contro i classici stereotipi.
Questo è il romanzo esordio della giovane autrice, della quale sottolineerei la maestria nella scrittura. Le sue descrizioni sono molto curate, sia per quanto riguarda l’ambientazione sia in riferimento ai personaggi. Ogni dettaglio non è trascurato, ma descritto con minuzia. Leggendo, riuscivo a vedere la casa, il legno con la quale è stata costruita. Gli alberi e la natura che la circonda. Dei personaggi riuscivo a immaginarmi la fisionomia e la loro postura, come il tono della loro voce e le loro peculiarità.
Per me questo libro è stata una sfida, completamente differente rispetto ciò cui solito sono abituata; dal mio punto di vista la storia ci ha impiegato un po’ a ingranare, e poco spesso mi dedico a vicende di vita familiare. Ma senza dubbio l’autrice mi rimarrà impressa per la sua abilità nello stile di scrittura.
Roberta
Titolo: Elmet
Autrice: Fiona Mozley
Casa editrice: Fazi
Numero pagine: 280
Prezzo: 18€