IMPARIAMO A NON VEDERE AMORE, SE NON C’È.
Quale miglior modo di far conoscere le dinamiche sessiste della nostra società, se non partendo dal mondo dello spettacolo? Liv Stromquist (mi perdonerà la mancanza dei due puntini sulla “o”, ma non possiedo la Grande Competenza Informatica che dovrei) espone tematiche molto attuali, controverse e per niente facili da trattare, in un modo che tutt* possiamo apprezzare, di cui tutt* possiamo riderne con leggerezza inusuale.
Da grande seguace dei movimenti femministi e anti-sessismo che stanno venendo finalmente fuori negli ultimi anni, lotto e faccio valere la mia opinione ogni giorno, laddove mi viene chiesta. Ma allo stesso tempo mi piace sprigionare tranquillità e spero di non perdere mai il mio senso dell’umorismo. Dato il mio carattere un po’ così, non riassumibile in poche righe e sperando di aver fatto capire i punti essenziali, ho compreso a pieno l’intento di Liv e ho apprezzato, a modo mio, tutte le pagine.
I sentimenti del principe Carlo è un gioiosissimo e scoppiettante saggio, ma sotto forma di fumetto. E qui sta il suo grande potere. Molte persone si sentono abbattute, o annoiate, solo all’idea di leggere un saggio, e nessuno può dargli torto perché, insomma, ci piace un po’ di tutto è vero, ma i saggi per me sono quelli che fanno dire “mah, sì..una volta ogni tanto” oppure “guarda, ne devo leggere già tre per l’università, ora voglio solo leggere Topolino”.
Ecco.
La Strömquist unisce le citations dei saggi, con la simpatia di Topolino e ne fa un prodotto fruibile a tutt*, anche a chi non ha mai pensato di leggere un saggio o non si è mai (sfortunatamente) interessato o interessata a tematiche come questa.
Perché, purtroppo, viviamo in un mondo in cui di disinteresse ce n’è moltissimo, e non possiamo pretendere di catturare tutt* con i soliti mezzi a nostra disposizione. Dobbiamo essere innovativi e creare. Creare, ma che cosa?! Qualcosa che sia accattivante e che, anche se a modo suo esagerato, riesca a far capire ai “non addetti ai lavori” che questi fenomeni esistono e sono molto più vicini a noi di quanto non sembri.
In questo libro vengono elaborate, con un passaggio lungo i secoli che sono andati a costruire la società come la conosciamo oggi, tutte le dinamiche che hanno visto come protagonisti l’uomo e la donna, in una relazione più o meno stabile. Dalla preistoria all’età vittoriana, dal Medioevo alle sit-com americane su questi uomini sposati che non ne combinano mai una giusta, trattano la moglie come schiava, e lei ride pure! Perché questa sit-com esplicitamente sessista, fa ridere? Perché così siamo abituat*.
Basandoci su come la società lo ha sempre dipinto, cosa è l’Amore?
Ho qui vicino il mio caro fumetto-saggio, pensando di inserirvi delle citazioni come al nostro solito, per catturare l’attenzione con qualche frase ad effetto che faccia capire il senso del libro, della vita e tutto quanto (semicit). Invece credo che inserirò non una frase, ma un concetto.
Perché Whitney Huston ha intrapreso una relazione che le ha portato solo uragani Katrina sotto forma di sofferenza emotiva, con un uomo di nome Bobby Brown? Per quattro motivi: la voglia di riscatto, l’odio (verso altri o se stessa?), la compassione e il senso di colpa.
Questi sono i punti che in una parte del libro elabora la scrittrice per darci un esempio chiaro. Ogni cosa in questo libro è seguita da degli esempi, e sono divertentissimi. Esagerati, certo, ma non c’è miglior modo di far capire qualcosa, secondo me, che sia diverso dall’esagerare il concetto: così rimane in mente l’assurdità dell’esempio fatto (e la volta dopo ce lo ricorderemo proprio per questo).
Apprezzato fino in fondo, per la sua eccentricità e per il suo continuo rimando a persone svedesi che non conosco, ma che mi hanno fatta ridere ugualmente, consiglio questo libro a tutt*, ma soprattutto alle donne. Perché dobbiamo unirci e far partire il cambiamento, insieme.
Brigitta
Titolo: I sentimenti del principe Carlo
Autore: Liv Strömquist
Casa editrice: Fandango
Numero pagine: 137
Prezzo: 18 €
Interessante segnalazione! 🙂
"Mi piace""Mi piace"