Progetta un sito come questo con WordPress.com
Comincia

LA PEDAGOGIA DI PENNAC

IMG-20180706-WA0021

 

“ Come un romanzo” è il mio primo approccio a Daniel Pennac, o meglio, Pennacchioni (e direi: finalmente!), e posso ritenermi più che soddisfatta. L’autore, oltre che essere uno scrittore, è un professore di lettere in un liceo di Parigi, famoso per aver scritto la serie di romanzi incentrati sulla figura di Benjamin Malausseène.

Ma tornando al libro da me letto: quante volte si sentono gli adulti sostenere che “i giovani e le giovani non leggono più”? Quante volte si sente di genitori che si lamentano con i propri figli e le proprie figlie che dovrebbero staccarsi dal cellulare o dal pc per “prendere un libro in mano”?

Queste domande, forse, ce le siamo fatte anche noi giovani, avendole ormai interiorizzate, poste da gente con uno status di superiorità, gente adulta, più competente (forse?). Però, come Pennac esplicita in un’intervista, queste sono parole trite e ritrite, dette e ribadite da anni, sin da quando lui stesso era giovane. Le motivazioni, certo, sono differenti. Eppure, il fulcro non cambia: “i giovani NON leggono”.

I dati Istat (2017) in effetti fanno raccapricciare anche me: la percentuale di lettori è in calo, il 50% ha un’età compresa tra gli 11 e i 14 anni, la popolazione femminile legge più di quella maschile, e il divario Nord e Sud si fa sentire. Insomma: se dovessimo affidarci esclusivamente alle statistiche, non sono molto rassicuranti.

E se il problema effettivamente è reale e manifesto, qual è la causa, o le possibili cause? E come è possibile rimediare a questa problematica sociale?

Nell’ infanzia regna l’entusiasmo per le storie e i racconti, le fiabe e le favole. Il bambino e il genitore, nel racconto, condividono un momento intimo, speciale, un momento loro, fatto di viaggi e avventure, spesso narrate all’ infinito. Successivamente il primo impara a leggere e a scrivere, nuove prospettive si aprono, l’entusiasmo si arricchisce di una nuova carica, e l’amore per la lettura, per le parole, per le lettere scritte con mano ancora incerta, è al massimo della sua potenza.

Cosa succede dopo? Dove va a finire quella gioia per le pagine scritte? Per gli eroi e le eroine, per i boschi fatati e gli animali fantastici?

Mi è rimasta impressa della pedagogia di Pennac una sua idea fondamentale: lui non ha come obiettivo quello di far diventare i suoi studenti e le sue studentesse dei grandi lettori, bensì quello di dar loro l’opportunità di scegliere se essere tali! A causa dell’impostazione scolastica, la lettura viene vista come un obbligo. Si perde la passione per la lettura, poiché il libro e l’autore fanno parte di un programma scolastico. Senza neanche dover leggere il libro, si sa la sua storia, fino alla sua conclusione. Si sa vita morte e miracoli dell’autore, senza averlo vissuto, senza averlo ascoltato e scoperto tra le sue stesse righe.

E allora, con questa preparazione, al fine di ottenere un voto e superare l’anno scolastico, dov’è lo spazio per l’amore?
I grandi autori fanno paura. I libri più lunghi vengono definiti “mattoni”, con un’accezione negativa, che sa di pesantezza.

Allora, forse, i giovani e le giovani tutta questa colpa non ce l’hanno (se non, comunque, in minima parte). Leggere non è un obbligo, leggere è un piacere, è una scelta. Però, come può essere possibile fare una scelta, senza avere la consapevolezza e la conoscenza di ciò cui si va incontro?

Questi sono alcuni tra i numerosi interrogativi che l’autore si pone e ai quali cerca di dare una risposta, e, insomma, io non posso che dirvi: leggetelo e riscoprite con Pennac la bellezza dell’essere lettori e lettrici.

Roberta.

 

Infine, vi lascio con i famosi “Diritti imprescrittibili del lettore

I. Il diritto di non leggere

II.  Il diritto di saltare le pagine

III. Il diritto di non finire un libro

IV. Il diritto di rileggere

V. Il diritto di leggere qualsiasi cosa

VI. Il diritto al bovarismo (malattia testualmente contagiosa)

VII. Il diritto di leggere ovunque

VIII. Il diritto di spizzicare

IX. Il diritto di leggere a voce alta

X. Il diritto di tacere

 

  • Titolo: Come un romanzo
  • Autore: Daniel Pennac
  • Editore: Feltrinelli
  • Numero pagine: 139
  • Prezzo: € 6.50

 

Pubblicità

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: